È il più frequente dei traumi da sovraccarico che interessano il polso; compare spesso in individui che usano normalmente una presa di forza associata a un’inclinazione ulnare del polso.
DEFINIZIONE
La tenosinovite di de Quervain consiste nel gonfiore o stenosi della guaina che avvolge i tendini abduttore lungo ed estensore breve del pollice sul lato radiale del polso. L’infiammazione ispessisce la guaina tendinea ( tenosinovite ) e comprime il tendine mentre vi scivola dentro. La patologia è più frequente nelle donne di mezz’età ed è spesso scatenato dall’uso ripetitivo del pollice. Ad oggi può essere presente anche in giovani adulti per l’aumento vertiginoso di utilizzo di dispositivi tecnologici ( smartphone, tablet, ecc. )
CAUSE SCATENANTI
Alcune cause scatenanti i sintomi dolorifici propri della tenosinovite di De Quervain possono essere:
- Predisposizioni individuali
- Sovraccarichi funzionali ( soprattutto a chi fa attività manuale come sartoria )
- Movimenti ripetitivi ( Es. movimenti ripetuti del mouse )
- Artrosi locale
- Frattura dello scafoide
PRINCIPALI SINTOMI CLINICI
I pazienti riferiscono principalmente i seguenti sintomi:
- Dolore locale
- Gonfiore sulla stiloide radiale, che peggiora con i tentativi di muovere il pollice o di fare il pugno.
- Crepitii durante il movimento tendineo.
- In casi gravi il dolore può propagare dal pollice all’avambraccio.
ESAMI E TEST
Esame obiettivo
La flessione completa del pollice nel palmo, seguita dalla deviazione ulnare del polso ( test di Finkelstein ), causerà dolore ed è diagnostica per la tenosinovite di de Quervain. Inoltre come detto in precedenza l’esame obiettivo evidenzierà gonfiore e dolorabilità dei tendini al radio distale oltre a un picchiettio durante la flessione ed estensione del pollice. Un altro segno può essere la dolorabilità del pollice durante l’estensione in contro-resistenza.
Esami diagnostici
Sebbene la diagnosi sia soprattutto clinica, radiografie in antero-posteriore e laterale del polso dovrebbero essere eseguite per escludere anomalie ossee, come una stiloide radiale deformata che potrebbe essere causa scatenante se vi è una storia di trauma. Calcificazioni associate alla tendinite possono essere occasionalmente visibili alle radiografie.
Inoltre con una ecografia si possono evidenziare precise infiammazioni tendinee.
TRATTAMENTO
Il trattamento dovrebbe consistere in:
- CONSERVATIVO
- Crioterapia locale ( ghiaccio ).
- Bendaggio-tutore del pollice che immobilizzi il polso ( porre il polso 15°/20° di estensione e il pollice a 30° di abduzione radiale e palmare ). Nella fase iniziale sarà indossato sia giorno che notte; successivamente solo di notte, per riprendere molto gradualmente le attività quotidiane, sempre evitando movimenti che evitino dolore. Il tutore può essere tenuto in un tempo variabile, dipendentemente dalla gravità o meno della patologia.
- Fisioterapia: mobilizzazioni articolari ed esercizi passivi e attivi, per evitare fenomeni di rigidità. Nell’eventualità possono essere utilizzate terapie strumentali ( a volte con scarsa efficacia ). Terapie complementari ( Es. Agopuntura ).
- Assunzione di FANS, che consente di ridurre il dolore.
- Se l’immobilizzazione fallisce, si può infiltrare la guaina tendinea con cortisonici.
- CHIRURGICO
- Il trattamento chirurgico dovrebbe essere preso in considerazione in caso di insuccesso di tutte le terapie sopra descritte.